Dalle millenarie ceneri dell'Antica Grecia, <br> l'oro del Mediterraneo.

Malvasia

Dalle millenarie ceneri dell'Antica Grecia,
l'oro del Mediterraneo.

Malvasia

Sembianze gentili e sfumature delicate, sapore morbido e profumo intensamente fruttato ed avvolgente, il Malvasia è il più seducente fra i vini di Romagna

Con il nome Malvasia vengono indicati molti vitigni, la maggior parte a bacca bianca, geograficamente distribuiti un po' in tutta Italia. 

Sebbene di origini diverse, tutti questi vitigni condividono alcune caratteristiche di base: ciò che li accomuna è una pungente e odorosa nota di muschio, ingentilita ed impreziosita da delicati sentori fruttati di albicocca matura, arricchiti e resi più persistenti da residui zuccherini piuttosto elevati. 

Si narra che...

La Malvasia è un vitigno dalle origini antichissime, la cui presenza in Romagna è attestata da secoli. Questo nobile e storico vitigno deve il suo nome al porto greco di Monemvasia, sita nell'isola di Candia, attuale Creta.

Da qui partivano, sulle navi veneziane, i pregiati viti provenienti da varie regioni della Grecia, in parte diretti alla Serenissima Repubblica di Venezia, in parte destinati ad alimentare le esportazioni verso l'Europa del Nord e il Mediterraneo. Si trattava di vini ottenuti tramite la tecnica dell'appassimento delle uve al sole. Col tempo si affermò la consuetudine di chiamare "Malvasia" tutti i vini provenienti da quel porto, anche se prodotti in regioni con caratteristiche agronomiche molto diverse fra loro. 

Malvasia-vignetoQuando, verso la metà del 1500, i Turchi conquistarono l'isola di Creta, mettendo seriamente in pericolo questo fiorente e redditizio commercio vinicolo amministrato dai Veneziani, le autorità locali stabilirono di convergere la maggior parte dei traffici commerciali provenienti dalla Grecia verso la Repubblica, per proteggere i vini dagli attacchi dei nemici stranieri. Da allora in poi, a Venezia e nei territori limitrofi, la Malvasia cominciò ad essere servita nelle osterie e nelle taverne in abbinamento a pietanze dolci oppure come vino conviviale, per completare banchetti e pasti. 

Non si sa con assoluta precisione quando questo vitigno sia giunto nei colli forlivesi. Con ogni probabilità la presenza in Romagna della Malvasia, così come nel caso della Cagnina e del Pagadebit, è attestata sin da tempi antichissimi. All'inizio degli anni Sessanta la Malvasia era già ampiamente coltivata in tutta la regione ed in particolare nei colli piancentini, dove ha ricevuto nel 1987 la D.O.C. o Denominazione di Origine Controllata. 

La Malvasia ai giorni nostri

Un calice di Malvasia è il complice ideale per qualsiasi occasione: un aperitivo leggero, una cena o un pranzo veloce. Le sue componenti liquorose e zuccherine vengono enfatizzate e valorizzate quando si accompagna questo vino con pietanze delicate o con ricette dolci e golose. 

Dai riflessi ambrati e intensi, a tratti più brillanti e luminose tendenti all'oro, la Malvasia presenta un gusto piacevolmente mielato, tanto che giustamente molti amano definirlo "nettare degli dei", in virtù delle sue origini Greche. 

Ricco di profumi, suggestioni olfattive e vibranti sentori vanigliati e floreali, il Malvasia sprigiona al naso tutta la complessità di aromi della macchia mediterranea, di cui è il frutto più prezioso e sfacettato. Al palato la consistenza è densa e corposa, sciropposa ed avvolgente, vellutato ed elegante, piacevolmente arricchito dalle componenti zuccherine, che lasciano in bocca un gradevole e persistente ricordo. 

Produzioni da questo vitigno

  • Mufit

    Mufit

    Bianco Forlì IGP Secco muffa nobile 0,75 l

    € 16,00


    non disp.